Braccio di ferro
Lezione in una terza. Inizia il solito faticoso appello nella confusione.
- Va bene ragazzi, tirate fuori i libri, iniziamo la lezione.
Bella Proff è abituata alle diverse reazioni che si scatenano a questa frase e ogni classe ha la sua. Questa è stata decisamente diversa dalle altre. Il gruppetto sulla destra formato da 5 sei ragazzi con fare noncurante tira fuori la pizza. Chi la scarta, chi strappa la carta e iniziano a mangiare.
Bella Proff con aria altrettanto indifferente prende il libro e indica la pagina da leggere, poi si volta verso il gruppetto e chiede:
- Forse il mio orologio va male, fa solo le nove, la ricreazione invece è alle dieci o sbaglio ?
- Noi abbiamo fame ora.
- Io devo fare lezione ora.
- Noi non facciamo religione, tanto non serve a niente.
- Bene, ti spiace alunna Y andare a chiamare il preside, così i tuoi compagni possono fare direttamente la domanda di esonero?
La ragazza mi guarda perplessa, ma dal mio sguardo fermo capisce che deve andare.
Torna dopo solo un paio di minuti mentre Bella Proff aveva iniziato a spiegare come se nulla fosse. Le pizze nel frattempo erano sparite dai banchi anche se continuavano le risatine, le battutine perchè per affrontare una difficoltà bisogna farsi forza reciprocamente. Dallo sguardo che la compagna lancia rientrando in classe si capisce che stava davvero arrivando il preside. Neanche a farlo apposta stava proprio nell'atrio.
Il Preside entra, Bella Proff spiega l'accaduto e lui inizia un bel sermone fermo e deciso minacciando sospensioni, negando il permesso per la festa di Halloween e cose del genere.
La lezione prosegue con sbuffamenti e parolacce sottobanco. Il fatto ha però l'effetto bomba nelle altre aule, per cui nell'arco di due ore lo sa tutta la scuola.
- Va bene ragazzi, tirate fuori i libri, iniziamo la lezione.
Bella Proff è abituata alle diverse reazioni che si scatenano a questa frase e ogni classe ha la sua. Questa è stata decisamente diversa dalle altre. Il gruppetto sulla destra formato da 5 sei ragazzi con fare noncurante tira fuori la pizza. Chi la scarta, chi strappa la carta e iniziano a mangiare.
Bella Proff con aria altrettanto indifferente prende il libro e indica la pagina da leggere, poi si volta verso il gruppetto e chiede:
- Forse il mio orologio va male, fa solo le nove, la ricreazione invece è alle dieci o sbaglio ?
- Noi abbiamo fame ora.
- Io devo fare lezione ora.
- Noi non facciamo religione, tanto non serve a niente.
- Bene, ti spiace alunna Y andare a chiamare il preside, così i tuoi compagni possono fare direttamente la domanda di esonero?
La ragazza mi guarda perplessa, ma dal mio sguardo fermo capisce che deve andare.
Torna dopo solo un paio di minuti mentre Bella Proff aveva iniziato a spiegare come se nulla fosse. Le pizze nel frattempo erano sparite dai banchi anche se continuavano le risatine, le battutine perchè per affrontare una difficoltà bisogna farsi forza reciprocamente. Dallo sguardo che la compagna lancia rientrando in classe si capisce che stava davvero arrivando il preside. Neanche a farlo apposta stava proprio nell'atrio.
Il Preside entra, Bella Proff spiega l'accaduto e lui inizia un bel sermone fermo e deciso minacciando sospensioni, negando il permesso per la festa di Halloween e cose del genere.
La lezione prosegue con sbuffamenti e parolacce sottobanco. Il fatto ha però l'effetto bomba nelle altre aule, per cui nell'arco di due ore lo sa tutta la scuola.
2 commenti:
Ti sei comportata in modo esemplare, reagendo in maniera inaspettata a questa provocazione. E' quasi sempre la strada migliore per bloccare atteggiamenti da piccoli boss. Però che avvilimento! Hai tutta la mia comprensione, amica cara.
E che domani vada meglio.
Un abbraccio
Cauty
A mali estremi... estremi rimedi.
A me tiravano fuori panini e gazzose durante il turno di lavoro...
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