Ce la faremo ?
Prima ora : 15 minuti tra appello e giustificazioni. Il tutto tra l’euforia del rivedersi il lunedì mattina. Bella Proff ricorre a una delle sue armi per sedimentare l’eccesso di allegria, ossia dettare alcuni appunti importanti ! La classe resiste quasi 20 minuti, poi qualche spiegazione sul resto della lezione, qualche domanda per verificare l’apprendimento e concede gli ultimi cinque minuti di relax. Chi si affretta a copiare i compiti dell’ora successiva, chi a dire cose importantissime al compagno, il tempo di girarsi un attimo e un ragazzo steso per terra con gli altri che ridono. “Niente prof giocavamo e mi è sfuggito un calcio ….in mezzo alle gambe”. Un po’ faceva scena, un po’ il viso era tirato, comunque si rialza mentre arriva la collega per il cambio.
Seconda ora : una prima deliziosa se non fosse per due ragazzi che amano parlare, parlare, parlare. Cerco di interessarli con la lettura dei miti greci e tutti si lasciano coinvolgere, tranne chiaramente i due. Bella Proff le prova tutte, alla fine all’ennesimo sopraffare della loro voce sulla sua urla il fatidico “dalla Preside” e li porta fuori. I due da strafottenti si trasformano in agnellini e giurano e spergiurano che staranno zitti per il resto dell’ora. In realtà resistono solo 5 minuti, ma sono abbastanza per riprendere fiato.
Intervallo per merenda. Caos per i corridoi, Bella Proff cambia aula e si accorge attraversando il corridoio di movimenti inconsueti. Alunno X strappa un giornale a brandelli e lo semina per il corridoio nell’euforia generale perché i brandelli vengono appallottolati e si gioca a calcio.
Sforzo incredibile per riprendere l’ordine e costringere i responsabili a pulire.
Terza ora : alunno Y decide di fare il leader della classe e giocare con le bottigliette di plastica piene di acqua mentre Bella Proff cerca di duplicare il racconto dei miti essendo un’altra prima. Il gioco delle bottigliette è più interessante dei miti greci per cui si impone una scelta. Contrattazione, punizione, sbuffamenti tra le risatine generali, minaccia nota………..suona di nuovo la campanella. Bella Proff è stremata. Un’ora di buco che passa in un lampo passeggiando al sole intorno all’edificio, perché nella sala dei professori c’è una bella discussione politica sul pro e contro lo sciopero.
Quinta ora, altra terza, altro dettato, altra fatica terrificante a tenere a bada 28 ragazzi ormai stressati dallo stare chiusi in classe. Sesta ora, sospiro di sollievo, perché c’è la verifica che ancora incute timore. Suono della campanella. Ci incrociamo con la signora del piano che dice sconsolata “come faremo ad arrivare a giugno?”. Bella Proff sa solo che almeno un’altra mattina è finita e ha un pomeriggio intero per scaricarsi mentalmente prima delle prossime sei ore di scuola. Per consolarsi si dice che in fondo c’è di peggio, si è sicuramente risparmiata l’ascolto del telegiornale apocalittico dell’ora di pranzo.
3 commenti:
E la chiave di lettura? O è un nuovo tipo di linguaggio?
Ciao!
Cauty
Prima era apparso un post tutto simboli, assai originale, ma poco leggibile, ecco il perché del commento precedente.
E, dopo aver letto questa tua cronaca, ricca di sana autoironia, mi viene solo di mandarti un abbraccio forte con la "raccomandazione" di guardare queste vicende con un giusto distacco...
Un secondo abbraccio
Cauty
Che fatica la vita... :-)
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