Senso di giustizia
I gruppi classe sono come le persone. C'è quella con cui leghi immediatamente, poi magari alla distanza non la capisci più. C'è quella con cui entri subito in collisione e rischi la crisi isterica ogni volta che varchi la soglia. C'è quella imbalsamata che ti domandi se sia viva o faccia finta. Diciotto classi, diciotto personalità diverse da incontrare una volta a settimana. Di ricordare i nomi personali neanche a dirlo rimangono impressi solo quelli che fanno di tutto per essere notati sia in un senso che nell'altro (eccessivo silenzio). Nella mia nuova scuola vado davvero con gioia solo due volte a settimana. Di nove classi solo una è da crisi isterica a catena docentedocente e loro logicamente godono beatamente di questo e si prendono gioco soprattutto dei nuovi come Bella Proff. Questo è quanto è accaduto ieri dopo un'ora stressante da morire in cui la povera illusa voleva affrontare un argomento facile facile come il dialogo interreligioso (chi stabilisce i programmi vive su un altro pianeta, lo so).
"Prof. è un'ingiustizia"
"Cosa?" chiede la sottoscritta mentre la classe esce al suono della campanella per la merenda con il sospiro di sollievo di entrambe le personalità entrate in collisione.
"Che non ci fanno più uscire a ricreazione"
"Uscire in che senso ?" lo sguardo è perplesso, perchè ormai la classe è vuota.
"Uscire dalla classe"
Lo scatto è felino e l'urlo ancora più isterico di quelli lanciati poco prima "TUTTI DENTRO!!!"
Con fatica il branco è recuperato.
"Però è un'ingiustizia"
"Forse è accaduto qualcosa in questi giorni che devo sapere?"
"L'altr'anno è successo di tutto"
"E in questa settimana?"
"Uno ha litigato con un altro e l'ha buttato nel cestone qui fuori, prof è proprio un'ingiustizia, perchè la madre ha fatto un casino e tutti ci abbiamo rimesso"
"Già, forse per lei il figlio non era una cosa da buttare!"
Qualcosa mi dice che se Bella Proff rientra la prossima settimana in quella classe con la pretesa di affrontare con il libro in mano il programma del dialogo interreligioso rientrerà di nuovo in collisione e prima o poi finirà nel ....cestone!
"Prof. è un'ingiustizia"
"Cosa?" chiede la sottoscritta mentre la classe esce al suono della campanella per la merenda con il sospiro di sollievo di entrambe le personalità entrate in collisione.
"Che non ci fanno più uscire a ricreazione"
"Uscire in che senso ?" lo sguardo è perplesso, perchè ormai la classe è vuota.
"Uscire dalla classe"
Lo scatto è felino e l'urlo ancora più isterico di quelli lanciati poco prima "TUTTI DENTRO!!!"
Con fatica il branco è recuperato.
"Però è un'ingiustizia"
"Forse è accaduto qualcosa in questi giorni che devo sapere?"
"L'altr'anno è successo di tutto"
"E in questa settimana?"
"Uno ha litigato con un altro e l'ha buttato nel cestone qui fuori, prof è proprio un'ingiustizia, perchè la madre ha fatto un casino e tutti ci abbiamo rimesso"
"Già, forse per lei il figlio non era una cosa da buttare!"
Qualcosa mi dice che se Bella Proff rientra la prossima settimana in quella classe con la pretesa di affrontare con il libro in mano il programma del dialogo interreligioso rientrerà di nuovo in collisione e prima o poi finirà nel ....cestone!
4 commenti:
Questo, invece, è un esempio di come abbiamo bisogno di quei 15 giorni di vacanza a Natale, di quella settimana scarsa a Pasqua e dei due mesi estivi. Perché, anche se è un lavoro bellissimo, ogni tanto si corre il rischio di "sclerare" (tanto per usare un linguaggio giovanilistico).
E le "prove" di dialogo? Magari la settimana prossima il clima è mutato..
Buona notte.
Cautelosa
Scusa se ti "uso" per vedere se è andato a buon termine il mio "accreditamento" presso blogspot. (le mie conoscenze tecnologiche sono pari a... zero) E prima avevo anche sbagliato l'indirizzo e-mail!!!
Ciao
Cautelosa
@cautelosa: usa pure non c'è problema, ma che significa "accreditamento presso blogspot" ? Come vedi io sto anche peggio almeno per quanto riguarda i blog.
Cara Bella Proff, avrei voluto (come vedi uso il condizionale) registrarmi in Google, in modo da non comparire come "anonimo", ma il tentativo è fallito. E poiché dovevo verificare se tutte quelle manovre erano andate a buon fine, ho usato il tuo blog come "cavia".
Perciò sono ritornata "anonima" Poco male. Ciao
Cautelosa
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