domenica 2 novembre 2008

Riflessioni

In giorni come questi il pensiero va sulle relazioni, quello presenti, quelle passate, quelle sane, quelle malate.
Così mi viene in mente l'altra mattina al bar quando con la mia ex alunna con cui gusto il cappuccino ci guardavamo cercando di consolarci a vicenda sulle scelte della sua ex compagna. Si sappiamo di averla aiutata, di aver fatto tutto quello che si poteva fare, eppure non è bastato e questo non ci va giù. Abbiamo però avuto sempre un grande ostacolo da superare, una madre che ama troppo ed è troppo buona. Troppo, troppo buona. Mamma chioccia finisce sempre per soffocare i suoi piccoli se non li lascia andar via quando è il tempo, se non li lascia andar via quando vogliono andar via. Si, le stesse mamme chiocce che l'altro giorno alla riunione straordinaria per la classe in cui alcuni volevano mangiare la pizza anziché fare lezione e che avevano combinato di tutto e di più anche con altri professori, invece di cercare insieme una strategia educativa hanno passato tutto il tempo a dare la colpa ora al preside, ora ai professori troppo severi. Eppure a mamma chioccia ho raccontato cosa mi disse la figlia un giorno in cui era venuta a cercare aiuto: prof una mamma che non ama o non ti si occupa di te la puoi odiare, una mamma che ti ama tanto e che fa tutto per te, ma non ti rimprovera mai, da cui non ricevi mai uno schiaffo, non la puoi odiare, eppure non la puoi neppure amare, ti fa solo sentire colpevole di ciò che sei!
Si, in giornate come queste sono tanti i pensieri tanti i ricordi, tanti i motivi per ringraziare Dio per qualche schiaffo ricevuto e dato e qualche punizione ricevuta e impartita.

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