domenica 3 gennaio 2010

Passeggiate in montagna

Sicuramente che capita a molti di vivere qualcosa e rendersi conto poi, ripensandoci, che ha un significato ben più ampio del singolo episodio.

Passeggiata in montagna. Dopo giorni di pioggia e vento finalmente si è affacciato un pallido sole. Nuvole minacciose tra le montagne non promettevano molto spazio di tempo per fare quattro passi, quindi velocemente ci siamo incamminati io e mio marito per una strada dietro il paese che porta in una zona bellissima, piani di pezza.

Vento, poi sole, non faceva molto freddo e la camminata era salutare dopo mangiate di ogni tipo. Si procedeva in silenzio per godersi il panorama e l'aria di montagna. Arrivati al valico di passaggio, il punto più freddo, ho chiesto di tornare indietro perché il vento mi faceva mancare il respiro.

- Dai poi al rifugio ci prendiamo qualcosa di caldo, vado avanti io e prendiamo la scorciatoia.

Mi sono lasciata convincere cercando di allontanare il desiderio di rientrare al caldo di casa. La scorciatoia era in salita, fatta a testa bassa mentre iniziava a nevicare. L'aria fredda entrava ovunque, la schiena sudata si stava gelando, il vento mi impediva di aprire bene gli occhi e scioccamente non avevo preso gli occhiali non pensando alla neve. Arrivati in cima alla piccola salita il vento aumentava e per arrivare al rifugio mancavano ancora dieci minuti di cammino in quell'inferno.

Ho girato su me stessa e ho deciso di tornare indietro. Inutile dire che accanto c'era un muso lungo un chilometro e il silenzio è diventato di ghiaccio. Intanto la neve infittiva e il ritorno è stato tutto sotto una splendida nevicata.

Oggi splendeva il sole, era una meraviglia di tempo. Ci siamo divisi: lui è andato sui campi da sci io a passeggio.

Con la gioia nel cuore che solo il bel tempo riesce a comunicarti sono partita equipaggiata di occhiali, macchinetta fotografica, cuffiette per la musica e racchetta di supporto. L'intenzione era di vedere se c'era abbastanza neve per lo sci di fondo. Anche per chi ama il mare come me il paesaggio dei monti appena innevati con il sole che rende limpida ogni cosa è sempre fonte di stupore. Mentre superavo il valico del giorno prima coprendomi con la sciarpa per il freddo, ma arrivando al rifugio senza difficoltà, completamente sola perché era ancora presto, ho riletto ciò che era accaduto il giorno prima.

Ognuno ha i suoi tempi, i suoi modi, le sue forze e se non c'è la fiducia piena o si sono prese fregature davanti alla difficoltà, la piccola tempesta, riprendo le redini e decido per me stessa. Alla meta ci arrivo, quando e come dico io. Bene, male ?………..il 2010 comincia così!

2 commenti:

cautelosa 3 gennaio 2010 alle ore 19:38  

Bella, la foto, che invita a salutari passeggiate.
E, riguardo alla montagna, come nella vita è giusto seguire i propri ritmi e le proprie esigenze, quindi.... hai fatto benissimo!
Buona continuazione vacanze!

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