Sfogo
Anche io come tutti ho sentito il telegiornale su ciò che ha detto il Papa. Anche io ho sobbalzato e mi sono interrogata, poi mi sono andata a leggere il discorso per capire. Perdonatemi la franchezza, sono in un momento in cui mi resta difficile tacere sia dentro che fuori la Chiesa e questo forse non aumenta gli amici. Io sono un’innamorata folle di Giovanni Paolo II, quando è morto sono riuscita insieme al mio collega ad organizzare la visione del suo funerale in palestra per permettere ai pìù di 600 ragazzi del liceo di partecipare a quello che secondo noi era un evento storico. C’erano tutti, tutti in un silenzio sacro cosa che ben sapete è difficile per un’assemblea di giovani. Ci sono stati momenti in cui si vedevano chiaramente le lacrime scorrere sui volti e non solo quelli delle ragazze. Compostezza, rispetto, applausi. Alla fine, quando tutto si è concluso ho chiesto : “Ragazzi, ma cosa di quest’uomo vi ha tanto colpito ? “ Le risposte si sono accavallate ma una ha primeggiato su tutte : LA COERENZA. Viveva radicalmente ciò che credeva con il cuore e la mente, ERA UN GRANDE. Quest’inverno ho presentato un filmato con 10 personaggi di attualità in un liceo davanti ad altri 600 ragazzi. Abbiamo chiesto con delle schede di scegliere quale tra di loro avrebbero voluto come guida, come maestro di vita. Sapete chi è stato il primo ? Giovanni Paolo II e non avevamo dubbi, perché durante il filmato gli applausi erano stati continui. Il secondo era Giovanni Falcone. Eppure nel filmato c’erano Vasco, Madonna, Cannavaro, e altri personaggi a loro graditi. Perché abbiamo chiesto ? Perché hanno testimoniato COERENZA e CORAGGIO.
Oggi si ricorda San Francesco. Un santo amato da sempre e perché ? Per la radicalità della sua scelta.
Ora che cosa chiede questo Papa di tanto strano ? Chiede COERENZA a chi si professa cristiano, a chi non vive la fede per procura, ma la dovrebbe incarnare e testimoniare. Lui sa che ci sono quelli come me che non riescono a vivere radicalmente tutto e sa che forse una millesima parte di chi crede davvero vivrà radicalmente con il cuore il messaggio del Vangelo. Ma il suo compito non è compiacere per avere più proseliti, ma annunciare ciò che è bene per il credente, per colui che vuole vivere radicalmente il Vangelo. Il suo scopo è quello di evitare che il figlio diventi uno strumento soggetto "all'arbitrio degli uomini". Potete dargli torto guardandovi intorno ? Se sono credente nella libertà posso seguirlo solo in parte, posso incarnare anche solo il 20% della radicalità che chiede perché non la sento mia o in sintonia con il mio modo di vivere, ma perché condannare come sbagliato un messaggio che se letto forse ha una sua coerenza profonda con il Vangelo? A furia di farci una religione a misura nostra o ad attaccare i valori veri solo perché proposti dalla Chiesa ci ritroviamo con i nostri figli che a 12 – 13 anni hanno rapporti sessuali che non sono neppure capaci di gestire e li devastano in ogni modo, forse più della droga. Odio i bigotti, e lotto con tutta me stessa con i colleghi che invece che insegnare religione leggono in classe il giornale, perché è contro chi si professa cristiano e vive da pagano che dovrebbe uscire tutto il nostro sdegno. E’ contro chi usa l’etichetta di buon cattolico e poi non paga le tasse o accetta sporchi compromessi che dovremmo scandalizzarci, perché le chiese non sono vuote per mancanza di fede, sono vuote per mancanza di testimoni e di persone che vivono la fede con coerenza tra azione, mente e cuore. Non prendiamocela con chi ci mostra la radicalità della capacità di amare, il vero nemico della fede è da sempre il fariseismo.
3 commenti:
Ho letto attentamente il tuo sfogo e vorrei risponderti in modo sensato, ma trovo un po’ difficile coordinare le idee con chiarezza e coerenza, per cui non so che cosa ne verrà fuori.
Riflettendo, posso capire che il papa ribadisca i principi della chiesa in campo morale e chieda coerenza a chi si professa cattolico, anche quando vengono richiesti comportamenti rigorosi e poco compresi da gran parte dei credenti stessi. Infatti, molti fra coloro che si definiscono cattolici, in campo morale si discostano totalmente dalla dottrina della chiesa. Perché? Perché le parole del pontefice sono da molti inascoltate?
La prima risposta che mi viene alla mente è che quelli che un tempo erano considerati “peccati” nel campo morale, oggi non siano più vissuti come tali, rapporti prematrimoniali, convivenze, separazioni, divorzi… Figurarsi il controllo delle nascite.
Poi, sul tema “fariseismo” sono pienamente d’accordo con te. Fra tanti che vantano il loro cattolicesimo, sventolandolo a mo’ di bandiera per fini politici, quanti lo vivono con coerenza? Quanti sono quelli che predicano i valori della famiglia in pubblico, mentre in privato (e non tanto privato) si comportano in modo scandaloso? Quanti si dichiarano paladini del crocefisso e poi sono i primi a scagliarsi contro chi è diverso da noi per razza, colore della pelle, religione?
Cara amica, quanto è difficile portare avanti un discorso per iscritto, senza poter interloquire direttamente…
Un caro saluto e buona domenica!
Cautelosa
@cautelosa : si è difficile interloquire così, comunque spero di essere più chiara nel prossimo post. Forse in me è scattata l'anima della teologa specializzata in morale! Un caro saluto
Io in quinta liceo non ce l'ho fatta più e ho chiesto l'esonero, che mi offendeva il modo di far lezione (propaganda per CL) nel mio senso religioso.
È vero anche che verso i 9 anni ho dissentito dalla chiesa e me ne sono dissociata.
Dio è un'altra cosa, ma per avere dio non devo prendermi tutto di una sua chiesa.
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