Vincere i pregiudizi
Si questa storia del Papa ha fatto scattare in me la molla del mio grande amore, la teologia morale. Una donna laureata in teologia morale, credetemi è una grande conquista. Ero l’unica donna sposata su più di duecento sacerdoti e l’unica presenza femminile che mi teneva compagnia erano tre suore straniere che si sono intervallate nei tre anni di studi. Bella Proff è molto orgogliosa di questo.
Ai ragazzi a scuola spiego che per vincere il pregiudizio bisogna aver il coraggio di ascoltare il punto di vista dell’altro, altrimenti siamo tutti razzisti. Provo a spiegare.
Per capire davvero cosa intende il Papa bisogna partire dal concetto di Amore. L’Amore è donazione, oblazione, uscita da sé, pura gratuità, totale privilegio dell’altro, ecc. si potrebbe continuare per chissà quanto. E’ un concetto fondamentale condiviso, tanto da dire che l’Amore puro non esiste e per la religione cristiana solo Dio è l’Amore, perché solo la divinità non ha egoismo. L’uomo non può amare così perché ha in se stesso l’istinto di conservazione, la sua struttura antropologica lo porta a non scollarsi mai dal privilegio di se stesso. E anche qui tanto sarebbe da dire sulla differenza antropologica della capacità di donazione tra uomini e donne. Ma lo scopo del cristiano qual è ? Quello di diventare Amore in comunione con l’Amore di Cristo. Il cristiano dovrebbe vivere con un solo scopo nella vita, quello di diventare santo, di essere amore nell’Amore, di divinizzarsi in Cristo. Lo sapevano bene i primi cristiani che volevano m
orire tutti martiri avendo preso alla lettera questa volontà.
Comunque, uno dei modi di vivere l’atto di amore totale e concreto è quando l’uomo o la donna si donano nell’atto sessuale. Lì la persona mette in gioco tutta se stessa fisicamente, intimamente, mentalmente nel dono di sé all’altro….se è un atto di amore logicamente. Altrimenti stiamo parlando di sesso, di ricerca personale di piacere, di privilegio per se stessi. Non conosco la sensibilità dell’uomo in proposito, ma noi donne percepiamo benissimo quando per l’altro siamo oggetto di piacere o soggetto di amore. Si può dire quello che si vuole, ma essere oggetto di piacere o usare “oggetti” di piacere non è un’esperienza umanamente costruttiva, spesso è interiormente dolorosa. Ora l’amore essendo donazione è creatore, ha nella sua essenza profonda la capacità di creare la vita, tanto che se una coppia si ama davvero non può non desiderare con tutta se stessa il compimento di questo amore nel figlio. Fino a qui credo di non trovare tanti oppositori. Ci sono però ostacoli nel non poter avere figli come Dio li manda, questa è la realtà. A questo punto la Chiesa dice, va bene, ma segui il ritmo della natura per evitare o aspettare tempi opportuni, non usare mezzi “meccanici”, ossia snaturanti un ritmo biologico, perché nella fede questo significa non fidarsi di Dio o mettersi al posto di Dio, essere arbitri del proprio corpo. Puoi farlo, ma questo significa frenare il raggiungimento del tuo scopo di cristiano, ossia di essere capace di amare senza riserve fidandoti senza riserve di chi ti Ama, cioè Dio. Che cos’è il peccato ? Non è come ci avevano insegnato trasgressione di una norma, ma è cambiare obiettivo, invece di diventare santo voglio godermi un po’ di egoismo, dove egoismo non è amore per se stessi, ma privilegio di se stessi a scapito di altri.
Ai ragazzi a scuola spiego che per vincere il pregiudizio bisogna aver il coraggio di ascoltare il punto di vista dell’altro, altrimenti siamo tutti razzisti. Provo a spiegare.
Per capire davvero cosa intende il Papa bisogna partire dal concetto di Amore. L’Amore è donazione, oblazione, uscita da sé, pura gratuità, totale privilegio dell’altro, ecc. si potrebbe continuare per chissà quanto. E’ un concetto fondamentale condiviso, tanto da dire che l’Amore puro non esiste e per la religione cristiana solo Dio è l’Amore, perché solo la divinità non ha egoismo. L’uomo non può amare così perché ha in se stesso l’istinto di conservazione, la sua struttura antropologica lo porta a non scollarsi mai dal privilegio di se stesso. E anche qui tanto sarebbe da dire sulla differenza antropologica della capacità di donazione tra uomini e donne. Ma lo scopo del cristiano qual è ? Quello di diventare Amore in comunione con l’Amore di Cristo. Il cristiano dovrebbe vivere con un solo scopo nella vita, quello di diventare santo, di essere amore nell’Amore, di divinizzarsi in Cristo. Lo sapevano bene i primi cristiani che volevano m
Comunque, uno dei modi di vivere l’atto di amore totale e concreto è quando l’uomo o la donna si donano nell’atto sessuale. Lì la persona mette in gioco tutta se stessa fisicamente, intimamente, mentalmente nel dono di sé all’altro….se è un atto di amore logicamente. Altrimenti stiamo parlando di sesso, di ricerca personale di piacere, di privilegio per se stessi. Non conosco la sensibilità dell’uomo in proposito, ma noi donne percepiamo benissimo quando per l’altro siamo oggetto di piacere o soggetto di amore. Si può dire quello che si vuole, ma essere oggetto di piacere o usare “oggetti” di piacere non è un’esperienza umanamente costruttiva, spesso è interiormente dolorosa. Ora l’amore essendo donazione è creatore, ha nella sua essenza profonda la capacità di creare la vita, tanto che se una coppia si ama davvero non può non desiderare con tutta se stessa il compimento di questo amore nel figlio. Fino a qui credo di non trovare tanti oppositori. Ci sono però ostacoli nel non poter avere figli come Dio li manda, questa è la realtà. A questo punto la Chiesa dice, va bene, ma segui il ritmo della natura per evitare o aspettare tempi opportuni, non usare mezzi “meccanici”, ossia snaturanti un ritmo biologico, perché nella fede questo significa non fidarsi di Dio o mettersi al posto di Dio, essere arbitri del proprio corpo. Puoi farlo, ma questo significa frenare il raggiungimento del tuo scopo di cristiano, ossia di essere capace di amare senza riserve fidandoti senza riserve di chi ti Ama, cioè Dio. Che cos’è il peccato ? Non è come ci avevano insegnato trasgressione di una norma, ma è cambiare obiettivo, invece di diventare santo voglio godermi un po’ di egoismo, dove egoismo non è amore per se stessi, ma privilegio di se stessi a scapito di altri.
3 commenti:
Cara sorella teologa, come sai, qui ci troviamo su sponde lontane. Premesso che, non essendo credente, posso trovarmi in sintonia con la morale cristiana in quanto valore di esistenza ma le parole del Papa le ascolto poco e sempre con il dovuto distacco. Detto ciò, se è vero che solo delle direttive rigorose possono porsi in contrapposizione con il degrado morale e umano che la nostra società sta vivendo (e su questo non ci piove), è anche vero che delle direttive rigorose troppo lontane dalle persone diventano parole morte. Nel nostro mondo, nella nostra società è francamente impensabile se non folle o incosciente il non ricorso alla contraccezione, anche per chi fa sesso per amore. Ora, se il "cristiano" deve scegliere tra un atteggiamento inattuabile o irresponsabile (smettiamo di fare sesso o prendiamoci tutti i figli che Dio ci manda anche se poi non avremo di che mantenerli) o il trasgerdire facendo quello che ritiene (anche moralmente e eticamente) giusto (non rischio di mettere al mondo delle creature di cui poi non potrò prendermi cura), fa quello che ritiene giusto e che detta il buon senso della morale corrente (anche se non necessariamente quella dettata dalla Chiesa) e cioé prende in modo responsabile delle precauzioni.
Come tu giustamente dici, il Papa fa quello che deve fare. E concordo con te che non è neanche giusto criticarlo. Che poi però una lotta alla contraccezione è una lotta che non porta la Chiesa da nessuna parte è un altro paio di maniche. Paradossalmente non si scontra contro il sesso/piacere (a cui poi è principalmente mirato), ma contro il senso di "responsabilità" delle persone.
a me questo papa piace parecchio. mi piace che sia così inflessibile e duro. mi piace il suo professare una fede antica e profonda, così terribilmente lontana da quella annacquata che si celebra nelle chiese di oggi.
mi piace perchè mi sembra che faccia il suo mestiere di papa.
forse mi piace perchè non sono cattolica.
@raperonzolo : potremmo aprire un forum! I metodi naturali non sono inattuabili o irresponsabili, sono nati con grande successo per avere figli e hanno fatto grandi progressi e lo dicono fior di ginecologi. Certo non vanno bene per tutti e una di queste sono io, tanto per non andare lontani. Ci sono due modi di leggere la Chiesa: quella che impone e lotta contro e quella che propone una via da seguire. Quella che impone e lotta ha vita breve e non è per i nostri giorni (ne sono profondamente nauseata anche io) e dubito che sia la Chiesa di Benedetto XVI, ma lo è ancora di tanti. La seconda è quella che propone nella libertà una via da seguire, che ripeto ha come obiettivo la santità. Io nella libertà ho preso la pillola per vent'anni, l'ho fatto accettando il mio limite nel non riuscire a dare di più per tanti motivi. Ammiro però con tutto il cuore chi accetta i figli senza incoscienza ma con fede nonostante le difficoltà. La fede è un mistero davanti al quale non si può essere a favore o meno, io la guardo sempre con grande stupore quando la sento autentica.
@lasimo : a mio parere piace perchè anche lui è un coerente o almeno così sembra fino ad oggi e la coerenza è ammirata da tutti i credo.
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