venerdì 21 novembre 2008

Creiamo un mito

Lezione sul mito in parallelo con epica.
- Ragazzi oggi faremo un bel disegno per iniziare. Disegnate la vostra paura.
- La nostra paura? Prof e come la disegno ?
- Se ha una forma e un colore la fai com’è o come la sai fare, altrimenti gliela dai tu una forma e un colore
- Ma il buio come lo disegno, faccio tutto nero?
- Se pensi che l’unico modo di realizzarlo è un foglio tutto nero fallo così, altrimenti dagli una forma.
Continuano alcune domande, ma già sono tutti all’opera ridacchiando fra di loro.
Escono fuori i disegni più vari : chi ha disegnato insetti di ogni tipo, chi leoni, chi macchie informi nere, ma la maggior parte si presenta con figure di ladri bendati e una pistola in mano dentro la loro camera o casa.
- Ora inventate una storia. La storia deve raccontare come è nata questa paura che non è solo la vostra, ma anche di altri.
- Fico prof.
Tutti sono al lavoro con molto entusiasmo. L’ora finisce e ancora stanno scrivendo, così il compito per casa è facilmente assegnato.
La volta successiva tutti sono pronti ed entusiasti nel far leggere la loro storia. Storie simpaticissime, molte raccontano storie verosimili alla loro realtà altre sono completamente inventate.
- Bene, adesso disegnate il vostro eroe.
- UN EROE ????
- Si, sicuramente ognuno di voi ha un eroe.
- E se l’eroe è mio padre ?
- Disegni tuo padre.
- SIIIIII!!!!
Felici si mettono tutti al lavoro.
Terza lezione:
- Oggi scrivete un’altra storia. Abbiamo visto come è nata la paura, adesso vediamo come è stata vinta la paura con l’aiuto dell’eroe.
- Mi sa che per vincere la mia ce ne vogliono due!
I ragazzi si rimettono al lavoro con grande entusiasmo. Così alla fine leggiamo uno per uno la creazione di un mito, qualcuno preso da estro creativo ne fa addirittura un fumetto.
Con le prime tutto è possibile e spesso davvero divertente inoltre a loro è servito per elaborare la loro paura e la possibilità di vincerla con l'aiuto di qualcuno.
Un ragazza ha pianto nel disegnare un incidente di auto. La sua paura era che il fratello morisse. Aveva avuto un incidente qualche tempo prima e la sua paura era ancora lì, anche se lui stava bene. Quando ha disegnato l'eroe che salvava sia il fratello che lei non faceva che saltellare felice. In fondo gli uomini primitivi lo avevano capito meglio di noi il potere terapeutico del disegno.

5 commenti:

Anonimo,  21 novembre 2008 alle ore 23:22  

E' una bella modalità, la tua, di coinvolgimento degli alunni, che li aiuta a tirar fuori quello che spesso grava sui loro cuori e che non sanno come gestire. E, come hai notato, i risultati migliori si ottengono nelle classi prime, laddove c'è ancora piena fiducia nell'insegnante.
Buon lavoro e buon fine settimana, carissima Bella Proff.
Ciao
Cauty

Anonimo,  22 novembre 2008 alle ore 12:30  

@Cauty e Raperonzolo: si mi consolo e mi sperimento con le prime, con la speranza di tornare alle superiori, lì si che hanno effetti buoni. Pensavo che in fondo il blog potesse servire per far conoscere metodi nuovi di tenere lezione che non sono miei, io li metto solo in pratica con un pò di fantasia. Fa piacere anche avere conferme, grazie.

Rita 22 novembre 2008 alle ore 12:35  

Davvero bella quest'idea, che dici potrebbe funzionare anche con un settenne?

Anonimo,  22 novembre 2008 alle ore 14:06  

@Rita: funziona a tutte le età. Anzi con i bambini è più evidente il risultato. Prova a fargli disegnare la sua paura senza imput tuoi. Anche se non sa disegnare bene sa fare forme e dare colori. Poi faglielo spiegare a lui. E' un bel modo per comprenderlo e fargli capire che ci sei e che è normale avere paura e dirlo. L'istinto di mamma farà il resto. Fammi sapere. Ciao

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