La sete è sete ........e loro lo sanno!
L'Uganda è il paese più ricco tra i tre che ho visto. Kampala si presenta meglio di Kigali, anche se con le stesse contraddizioni. Hanno più acqua, si vedono molti più palazzi di cemento, le strade asfaltate si trovano più facilmente e la confusione è notevole. Non manca la zona povera, meno drammatica di Kigali, ma sullo stesso standard di enormi mucchi di pietre, macerie, immondizie sulle quali si reggono delle casupole e in mezzo c'è lo spazio per il passaggio delle persone. E' indubbiamente in evoluzione......
Ci avevano promesso una gita al lago Vittoria e una cena a base di pesce per farci riprendere un pò ed eravamo in trepida attesa mentre il pullman scorreva per la città.
Non so da quanto avevamo lasciato la zona povera.........uno, due chilometri, forse di più, ma non certo molti.
Ci avevano promesso una gita al lago Vittoria e una cena a base di pesce per farci riprendere un pò ed eravamo in trepida attesa mentre il pullman scorreva per la città.
Non so da quanto avevamo lasciato la zona povera.........uno, due chilometri, forse di più, ma non certo molti.
Un passaggio a livello e gente in divisa ci fanno percepire che qualcosa di diverso avremmo sicuramente visto. All'improvviso giardini con erbetta, fiori, viali alberati, insomma sembrava essere di colpo entrati in un ....villaggio turistico di grande lusso. E lo era! C'era anche la piscina!
Basta poco a noi occidentali per adeguarci al lusso, così mentre tutti i ragazzi andavano in escursione al lago Vittoria, io e altri due "pinocchio" siamo fuggiti per andarci a immergere nelle acque della splendida piscina. Dietro c'era la palestra, bagni bellissimi e persino le docce calde!!!!
ALLORA E' POSSIBILE ci dicevamo.
Arriva l'ora di cena, tavoli pronti per tutti, cena a prezzo fisso con un bellissimo pesce e contorno di patate e una bevanda a testa a scelta. Tavoli da dieci, ci sediamo come capita anche per fare altre amicizie. Eravamo aumentati perchè si erano uniti i ragazzi delle comunità del Congo e dell'Uganda.
Arrivano le pietanze e logicamente la sete. Chiediamo...... sorriso .........niente.
In Africa usa così, non vi preoccupate, ci rincuora un missionario.
Ci guardiamo intorno e negli altri tavoli arrivano le bibite, una a testa come concordato.
Passa mezz'ora, passa un'ora e la sete aumenta vertiginosamente insieme con il nervosismo.
Richiamiamo il cameriere il quale riprende le ordinazioni e sparisce.
Torna dopo un pò con la faccia di circostanza dicendo che noi le bibite le dobbiamo pagare perchè sono finite.
- Finite???? Che vuol dire???? Forse avete dato di più agli altri, ma il prezzo era concordato!
Si alza il missionario e va a discutere con il capo cameriere.
Risatina di una signora che era con noi.
- Perchè ridi?
- Ragazzi se volete bere tirate fuori i soldi!
- Perchè?
- Guardatevi intorno, siamo l'unico tavolo di bianchi!
Ci giriamo ed effettivamente ad ogni tavolo c'era qualcuno di colore.
- Ma che vuol dire? No, è un caso, ci deve essere un'altra spiegazione. - Ero quasi sdegnata per una simile affermazione.
Torna il missionario con in mano una bottiglia di acqua e una di birra.
- E' tutto quello che sono riuscito ad ottenere, mi spiace. Credo che l'essere un tavolo di soli bianchi ha avuto delle ripercussioni. Se volete bere mi dovete dare un dollaro a testa!
Confesso che non ho mai pagato tanto volentieri una tassa che poteva ritenersi ingiusta. Ingiusta???? Ma ingiusta per chi?
E' stata una delle più belle lezioni che l'Africa mi ha dato e non certo perchè avevamo fatto apposta ad essere solo bianchi. La sete è sete sempre........al di là del colore della pelle...............e noi abbiamo i soldi per pagare persino .......la piscina! E ancora non ero arrivata in Congo!
ALLORA E' POSSIBILE ci dicevamo.
Arriva l'ora di cena, tavoli pronti per tutti, cena a prezzo fisso con un bellissimo pesce e contorno di patate e una bevanda a testa a scelta. Tavoli da dieci, ci sediamo come capita anche per fare altre amicizie. Eravamo aumentati perchè si erano uniti i ragazzi delle comunità del Congo e dell'Uganda.
Arrivano le pietanze e logicamente la sete. Chiediamo...... sorriso .........niente.
In Africa usa così, non vi preoccupate, ci rincuora un missionario.
Ci guardiamo intorno e negli altri tavoli arrivano le bibite, una a testa come concordato.
Passa mezz'ora, passa un'ora e la sete aumenta vertiginosamente insieme con il nervosismo.
Richiamiamo il cameriere il quale riprende le ordinazioni e sparisce.
Torna dopo un pò con la faccia di circostanza dicendo che noi le bibite le dobbiamo pagare perchè sono finite.
- Finite???? Che vuol dire???? Forse avete dato di più agli altri, ma il prezzo era concordato!
Si alza il missionario e va a discutere con il capo cameriere.
Risatina di una signora che era con noi.
- Perchè ridi?
- Ragazzi se volete bere tirate fuori i soldi!
- Perchè?
- Guardatevi intorno, siamo l'unico tavolo di bianchi!
Ci giriamo ed effettivamente ad ogni tavolo c'era qualcuno di colore.
- Ma che vuol dire? No, è un caso, ci deve essere un'altra spiegazione. - Ero quasi sdegnata per una simile affermazione.
Torna il missionario con in mano una bottiglia di acqua e una di birra.
- E' tutto quello che sono riuscito ad ottenere, mi spiace. Credo che l'essere un tavolo di soli bianchi ha avuto delle ripercussioni. Se volete bere mi dovete dare un dollaro a testa!
Confesso che non ho mai pagato tanto volentieri una tassa che poteva ritenersi ingiusta. Ingiusta???? Ma ingiusta per chi?
E' stata una delle più belle lezioni che l'Africa mi ha dato e non certo perchè avevamo fatto apposta ad essere solo bianchi. La sete è sete sempre........al di là del colore della pelle...............e noi abbiamo i soldi per pagare persino .......la piscina! E ancora non ero arrivata in Congo!
1 commenti:
Hai ragione: la sete è sete per tutti...
E non tutti hanno la possibilità di bere..
E se quel dollaro è servito per una giusta causa, è stato indubbiamente ben speso.
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