I pedoni e la relazione

Se guardare come si guida ci fa da specchio nella capacità relazionale qualcosa di simile accade guardando i pedoni. Si perchè il pedone è vittima per eccellenza, ma sa anche essere un prepotente stratosferico. Ci sono persone che come gli gira attraversano, ovunque si trovino, senza guardare più di tanto o preoccuparsi che forse ci possano davvero essere pazzi al volante. I ragazzi scendono dal pullman su una strada statale, guardano a sinistra e attraversano noncuranti della macchina che arriva a destra costretta ad inchiodare. Se poi vogliamo parlare delle vecchiette che escono dal mercato con il carrellino pieno e si piazzano in mezzo alla strada magari a fare due chiacchiere con l'amica che viene in senso contrario, guardandoti malissimo (o gesticolando) se ti azzardi a fare un lieve rumore con il clacson, oppure delle madri che escono con la carrozzina in primo piano tra due auto parcheggiate senza visuale sulla strada, o dei ragazzi con tanto di zaino in spalla che occupano l'intera corsia camminando lentamente perchè non hanno voglia di entrare a scuola................la lista diventerebbe molto lunga. Di fatto ognuno di noi da autista diventa pedone e invece di comprendere si comporta esattamente come quello a cui cinque minuti prima ha detto un mare di vituperi perchè gli ha fatto prendere un colpo attraversando come se fosse il re della strada.
Ma nulla batte i ciclisti, soprattutto a primavera. Scelgono le strade con più curve per andare in gruppo, uno accanto all'altro per farsi coraggio nelle salite più ripide e quando si accorgono di essere seguiti da un auto fanno finta di stringersi o di accellerare, ma in realtà ti impediscono di passare costringendoti a stare al loro passo pena sentirti un imprudente senza coscienza.
Si, le persone capaci di relazioni sane non sono poi così diffuse e forse il nostro modo di "camminare" ce lo rivela ogni giorno.