mercoledì 15 luglio 2009

Voltare pagina

Il passaporto è arrivato come è arrivato il visto per il Ruanda nell'arco di ventiquattro ore. Era davvero tanto tempo che la gioia di una vacanza non era così intensa, così profonda. Mentre la gioia si concretizza nei veri preparativi la sensazione è quella di aver voltato pagina. Già c'è la pagina delle vacanze da ragazza, al mare come ricorda Raperonzolo, le vacanze vissute con i miei figli nella casa in montagna dei miei suoceri e con i miei suoceri con la sola parentesi di una o due settimane al mare e ora questa nuova pagina delle vacanze scelte e non condizionate.
Sapori, odori dell'estate che mai come quest'anno avevo desiderato con il suo caldo asfissiante, il sole che scalda le ossa e il piacere delle serate fresche nella veranda.
Insegnare ti riporta alla gioia della fine della scuola, ma i figli grandi impegnati nel lavoro o nelle loro vacanze con gli amici avevano lasciato un vuoto. Da piccola le vacanze sono decise da altri, da genitore sono decise in funzione del bene dei figli per ciò che ognuno può dare e fare, da "adulti" ti trovi spiazzato nel dover affrontare una stagione meravigliosa senza un vero scopo o obiettivo se non quello del riposo che sembra già sterile al secondo giorno.
Lo scorso anno il disagio era stato sentito, intuito, pensato e con il desiderio sempre presente nel cuore di Bella Proff di cogliere le occasioni quando si presentano si era concretizzato nell'accettare l'invito di un giro per la Francia e la Normandia con tre pulmini e un gruppo di amici. La vacanza in montagna in quella casa enorme che non vedeva più la presenza dei suoceri, ma neanche quella dei figli si era così ridotta a pochi giorni pieni di euforia sia prima che dopo. Era stato un assaggio, un modo per dire "giro pagina" e in attesa di una possibile richiesta di tata-nonna prendo per la prima volta in mano il desiderio di rompere ogni schema, ogni paura indotta e faccio quello che da ragazza non ho mai avuto il coraggio di fare: partire da sola. Già perchè nelle varie fasi della vita Bella Proff si è accorta che una l'aveva saltata: quella della gioventù, della spensieratezza di viaggiare, partire all'avventura con le valige piene di voglia di vivere e conoscere il mondo, con la curiosità di conoscere cosa c'è fuori del guscio , con il desiderio di dire al resto del mondo "eccomi e non ho paura".

1 commenti:

cautelosa 27 agosto 2009 alle ore 00:42  

Voltare pagina richiede sempre un po' di coraggio. E il partire da sola è una bel mettersi alla prova...
Brava!

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