mercoledì 11 novembre 2009

Crocifisso si, crocifisso no

Ci sono dei giorni che un'insegnante fa una gran fatica a coinvolgere una classe. Ci sono dei giorni che un'insegnante di religione fa ancora più fatica. Alle volte invece la lezione è già preparata dagli eventi, per cui si arriva pensando di dover trattare un argomento e invece ci si deve arrendere all'esuberanza dei ragazzi.
- Prof prima che comincia vogliamo parlare della grossa ingiustizia di questi giorni.
- .....
- Prof, ma come, l'ingiustizia della sentenza che riguarda il crocifisso!!!!
- .....
- Proff è anche per lei un'ingiustizia vero? Si perchè non possono decidere di togliere il crocifisso dalle scuole, non possono dirci cosa dobbiamo fare! Quando noi andiamo nei paesi mussulmani mica ci trattano così, non è giusto !!!
- Certo prof è vero nessuno ci può dire cosa dobbiamo tenere in classe, vogliono rispetto ma non lo sanno dare!
Bella Proff tenta di inserirsi nell'affollarsi degli interventi, ma l'atmosfera si scalda sempre di più. Si era innescata di nuovo una miccia esplosiva per cui le voci si alzano, tutti parlano e nessuno ascolta.
Ci vuole un pò prima che si calmino.
- Scusate, ma forse non ricordo bene: non è in questa classe che stavate discutendo sulla Chiesa, sul potere della Chiesa e le imposizioni che non deve avere e quello che il Papa deve dire o può dire?
- Certo prof era qui, si ricorda ?
- Si, allora fatemi capire: se è il Papa a dire qualcosa la vivete come un'imposizione e vi ribellate. Se è una sentenza che vi dice di togliere il crocifisso vi ribellate. A cosa vi ribellate? Poi vorrei chiedervi dove sta il crocifisso che volete difendere con tanta passione perchè io non l'ho mai visto appeso alle pareti di nessuna aula nè qui nè nella altre scuole dove vado.
- Bè sono scuole nuove.
Il tono è sommesso, quasi sottovoce.
- Che vuol dire noi difendiamo il principio, poi si sa che nelle scuole non c'è.
- Difendete il principio ? Chissà perchè sto iniziando a pensare che in realtà siete arrabbiati solo con chi vuole gestire il potere.
-....
- Una cosa l'ho imparata, nessuno può dirvi cosa dovete o non dovete fare.
- Ma lei che ne pensa?
- Se io oggi fossi entrata con martello, chiodi e crocifisso e lo avessi appeso alla parete che significato avreste dato al mio gesto?
- Che voleva provocarci
- Già, se il crocifisso deve essere strumento di provocazione non vanifico il vero significato del Crocifisso?
- Si
- Se reagisco con rabbia ?
- Si...............però non è giusto.

3 commenti:

Raperonzolo 12 novembre 2009 alle ore 00:13  

Ahahah! Tutto questo strepito e poi il crocifisso nelle aule neanche c'è!!!
Il fatto è il crocifisso nelle aule è arrivato, per la destra, a rappresentare "tradizione", leggi... se non siete cattolici (e soprattutto non italiani) fuori dai maroni o almeno state zitti. La Chiesa ci si attacca con le unghie e con i denti, perché simbolo di "presenza" all'interno delle istituzioni. La sinistra invece non sa che pesci prendere perché in Italia chi vuole governare non può farsi nemici i cattolici.
Da brava atea penso che per il "vero" cristiano (non il bigotto o l'opportunista o il modaiolo o chi strumentalizza) il crocifisso in aula sia del tutto irrilevante. O sbaglio?

Brunella 12 novembre 2009 alle ore 23:48  

@raperonzolo: Non sbagli, il vero credente non ha bisogno che ci sia il crocifisso in aula. Amo pensare che la Chiesa o chi parla per lei in realtà sia scandalizzata dal divieto, non dalla non presenza. Il divieto esprime mancanza di libertà. La non presenza è un dato di fatto con cui ormai si deve fare i conti da tanto tempo. In tanti anni a Velletri ho visto solo una persona battersi per mettere i crocifissi nelle scuole nuove e alla fine si è arreso perchè il comune diceva di non avere i soldi e nessuno lo ha affiancato. Non era un prete, era un laico e la giunta era di destra. A mio avviso alle volte c'è un gran gusto di creare polveroni sul niente e il vizio di strumentalizzare simboli o valori religiosi fa parte della natura bigotta dell'uomo.

Rita 21 novembre 2009 alle ore 21:06  

Bella prof sa già qual'è la mia posizione spirituale...
io credo semplicemente che come al solito in Italia si preferisca perder tempo a discutere di questioni irrilevanti invece di occuparsi dei veri problemi di questo nostro bel paese che rotola verso un burrone.
Che differenza fa se ce oppure no il crocifisso???? Se sei cattolico e credi nella sua importanza bene, se non lo sei... che ti importa se sta alle pareti? ti lamenti mica della cartina geografica o di qualunque altro suppellettile???
Bisognerebbe lasciare i crocifissi dove stanno (se ci stanno) e continuare a credere con il cuore nel proprio Dio.
Mia suocera ad esempio è Bahai (non so se si scrive proprio così) ma mica me ne frega niente di tutti i quadri di baullà che appende per casa.

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